Sulla prestigiosa rivista “LION Lions Clubs International. Il mensile dei Lions italiani” un articolo del Cavaliere Franco Guidetti, DG Distretto LION 108 Ib1 sul volume “I Templari nell’Alta Lombardia” (13° della collana Domus Templi) del Chiarissimo Cavaliere Professore Alessio Varisco:
«I Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis e la terra di Lombardia, con particolare riguardo all’area del nostro Distretto Lion Ib1 -con le Caserme-Convento di Aicurzio, Carate e Cermenate.
Tanti sono i misteri che legano i Templari alle nostre terre, in particolare le strutture presenti sul territorio della provincia di Como, Monza e Brianza, oltre che Milano. Sicuramente la croce patente esprime il segreto dei nove cerchi di dantesta memoria, così come i tre gradi dell’iniziazione cavalleresca –Sergentes, Milites, Oratores-; interessante il rito di vestizione del nuovo Cavaliere che seguiva la cosiddetta “Veglia d’arme”, la notte durante la quale l’ammittendo diveniva Miles Templi trasformando così la sua vita che l’avrebbe dedicata seguendo il motto “non nobis Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam” -è l’incipit del Salmo 114- che significa “non a noi, oh Signore, non a noi, ma al tuo nome da’ gloria”.
Due le grandi personalità che legano l’area briantea alla “Sacra Militia Templi”: fra’ Dalmazio da Verzario fu il primo “Minister Templi” di lingua italiana che ad Aicurzio, il luogo in cui nacque, fece edificare “Castri Negrini” lungo il rio Vallone, con un hospitium per i pellegrini, e la “Villa La Commenda” posta poco al di sopra; l’altro importante ed ultimo difensore dei Templari -che non impiegò la tortura per estorcere le confessioni- fu Rainaldo da Concorezzo l’arcivescovo di Ravenna che prosciolse nel giugno del 1312 con formula piena i Cavalieri del Tempio dell’Italia Settentrionale, tra cui quelli della nostra Lombardia.
Insomma il vero mistero dei Cavalieri dal bianco mantello con la croce vermiglia, nella damnatio memoriae che dal 1313 si è determinata con la soppressione dell’Ordine ad opera del Romano Pontefice -quel papa che consentì la cosiddetta “Cattività Avignonese”-, risulta oggi il “codice” contenuto nei glifi che il Prof. Varisco analizza nelle sue mirabili Opere. E grazie alle sue pubblicazioni la nostra terra è già nelle maggiori e più prestigiose Biblioteche Nazionali in Italia (presso la Biblioteca Magistrale di via dei Condotti in Roma del Sovrano Militare Ordine di Malta unico ordine superstite del gloriosissimo primigenio Ordine Ospedaliero e Caritativo sorto a Gerusalemme per aiutare i pellegrini ed i Signori Ammalati) ed all’Estero, ma soprattutto quelle delle maggiori Università (Berkeley, Berlino, Chicago, Gerusalemme, Harvard, Illinois, New York, Parigi Princeton, Roma, Siena, Stanford, Toronto, Yale), nonché l’inserimento nella Biblioteca Nazionale Braidense in Palazzo Brera a Milano, a Gerusalemme nelle tre più importanti -la Biblioteca del Patriarcato Latino di Gerusalemme, la Biblioteca della Custodia dei Francescani e dello Studium Biblicum Franciscanum-, presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, a Rodi, presso la Biblioteca del Quirinale ed in ultimo -non però in ordine di importanza- la Library of Congress of Washington.
Per concludere questo talentuoso Professore è una nostra gloria che fa brillare l’Alta Lombardia ed i legami che questa, dal Medioevo ad oggi, ha avuto con la storia dell’Ordine Templare, l’economia e le scienze costruttive dei grandi architetti del Tempio.
Franco Guidetti,
Governatore Distretto Lion 108 Ib1
Anno Lionistico 2017/2018»