Quella notte al Giglio

Ad un anno dalla sciagura della Costa Concordia ancora appaiono freschi i ricordi che tumultuano la quiete degli abitanti del Giglio. Il relitto Concordia  si trova ancora lì, giacente dinanzi l’isola. Ancora per quanto tempo la Concordia giacerà aggrappata a quello scoglio a poche decine di metri da Giglio Porto?

È la domanda che più di frequente si chiedono i gigliesi e più in generale ci chiediamo tutti noi. In questi giorni speciali Tg, inserti quotidiani e altre forme di divulgazione culturale ci hanno ricordato che è appena trascorso un anno dal disastro dell’ammiraglia di Costa Crocere e che ancora molte vicende, che hanno caratterizzato quella lunga notte dell’11 Gennaio scorso, non sono ben chiare.Il giornalista Cristiano Pellegrini è attualmente addetto stampa del Comune dell’Isola del Giglio e che quindi ha potuto seguire da protagonista istituzionale le vicende che hanno avvolto in una coltre di disagio l’intera isola toscana. Per Effigi ha elaborato un volume dal Titolo “Quella notte al Giglio”.

Inserito nella collana “Primamedia” il lavoro di Pelligrini si compone della cronaca ma anche delle più significative testimonianze di chi ne è stato protagonista, cittadini comuni, volontari, soccorritori, ed anche dei giornalisti che hanno vissuto e raccontato il dramma. Dopo quella  notte per nessuno di loro niente sarà più come prima.

Quella notte al Giglio – scheda del libro

In ricordo della Costa Concordia è stata realizzata da Effigi un’altra opera a firma di Brigitte Baumeister dal titolo “Mi chiamo Concordia” –  scheda del libro.

 

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