Sabato 15 Ottobre nell’ambito di “Quant’è bella Santa Fiora” è stata apposta una targa
in Piazza del Ghetto come testimonianza del legame tra il paese e Leoncarlo Settimelli.
Subito dopo si è svolto in Comune un incontro tra musica, immagini e parole per ricordare con allegria e rimpianto l’amico Leoncarlo…
La Toscana
La Toscana
è una bella figliola che a Maggio
si decora di fiori e colori l’antica sottana
è una torre che pende – è una Piazza del Campo
è un Palazzo della Signoria – è Maremma puttana
la Toscana
È un porto di ebrei sefarditi
di buddisti, di padri eremiti
i suoi seni colline di grano
I capelli l’ntreccio montano di faggi e castagni
e la bocca che parla una lingua che è quella italiana
la Toscana
È una nonna davanti al camino
che le fiabe e le storie di un tempo cantando dipana
è montagne di marmi
è una vecchia tartana
è far soldi da un mucchio di stracci – è di vini sovrana
la Toscana
È cipressi che vanno in filare
è castelli innalzati sul mare
è pittori che affrescano chiese
è poesia che racconta le imprese con dolce Stil Novo
o che rima in ottave che sgorgano come fontana
la Toscana
La Toscana
È innalzare un bell’albero in piazza
è una banda che suona una marcia struggente e ruffiana
è un terreno da arare – è affilare una falce
è calarsi in una miniera – è fatica inumana
la Toscana
È il ribelle che lotta e fatica
è il gagliardo poeta che invita
“su dai campi su dalle marine
dalle fabbriche e dalle officine venite compagni”
È il ricordo di un’era gloriosa che sembra lontana
la Toscana
La Toscana
è una ‘citta’ nei giorni di aprile
che si mette una vecchia divisa di foggia un po’ strana
è calzare scarponi – per la nera vergogna
è una nuova rivolta dei Ciompi – è la casa lontana
La Toscana
È un berretto e una stella e nel cuore
la bandiera di un solo colore
È un bel vento che urla e che fischia
poi per terra strisciando si arrischia, urla: viva l’Italia
Combattendo lei cade in montagna come partigiana
la Toscana…
Leoncarlo SettimelIi