Oinos, la prima rivista dedicata al vino che esce dalla casa editrice amiatina Effigi, debutta al Vinitaly (25 – 28 marzo). Fresca di stampa, al suo esordio, sceglie la piazza cosmopolita della rassegna vinicola più nota e collaudata d’Italia e fa, con la mise delle grandi occasioni, la sua prima prova: molto paesaggio fotografato dall’obiettivo magistrale di Bruno Bruchi, quello che fissa vigneti e grappoli, scorci e strumenti di lavoro, nature morte, volti di appassionati di uve e di vini, mani solide come scolpite nella terra e soprattutto paesaggi di ogni parte del mondo.
In tutto 96 pagine, gran formato, suggestione delle immagini e testi d’autore. Una rivista su carta patinata, “sublimazione iconica del concetto di territorio che è anche un genere pittorico.”, chiosa nell’editoriale l’editore Mario Papalini, che tiene battesimo una rivista che apre col botto il suo primo numero, con un’intervista a Franco Biondi Santi, patriarca del Brunello che festeggia i 90 anni splendidamente portati. Firma l’articolo Andrea Cappelli, gran conoscitore dei misteri del vino e delle strade che portano alle aziende più prestigiose.La rivista si snoda fra i vigneti del Brunello e del Chianti e accompagna l’oro rosso made in Italy fino in Cina, e poi in Spagna e in Grecia: qui Antonio Moretti, un viticoltore toscano ha piantato i suoi vigneti che parlano toscano, nelle piane di Leptis Magna, nel cuore del mediterraneo fra i fichi d’india e gli oliveti. E poi la sezione dedicata al sangiovese, secondo la declinazione delle più grandi aziende italiane, dal Veneto alla Toscana. Infine la sfilata e la descrizione di una verticale di vini disegnata al Merano Wine festival e un’attenzione particolare alle vigne storiche e ai vini delle piccole isole.
In chiusura, il ritratto di Michael Broadbent, gran personaggio, selezionatore dei vini proposti alle aste da parte della Christie’s. “La vita domanda di essere indagata e condivisa, commenta Mario Papalini. Colta, come un frutto maturo. Abbiamo pensato che una rivista sia ancora un buon modo. Spinti da passioni affini e amicizia di lungo corso, ognuno di noi ci ha messo del suo, l’esperienza di Andrea Cappelli, gli scatti densi di Bruno Bruchi e la passione di tutti gli amici che hanno desiderato seguirci in questa godibile avventura”.
Fiora Bonelli
da Il Tirreno del 28/03/2012
È possibile scaricare il file PDF del primo numero della rivista dal sito oinosviveredivino.it