Scorrendo le pagine del libro di Gualtiero Della Monaca “Talamone, 225 a.C., la battaglia dimenticata” si percepisce subito di aver a che fare con uno studio approfondito, non solo degli eventi stessi relativi alla battaglia, ma anche del contesto storico temporale attorno al 225 a.C..
L’autore ci introduce nel mondo romano e gallico del tardo III secolo, con erudita dovizia di particolari sui costumi e sull’ambiente militare dei due popoli, e ci consegna una ricostruzione della battaglia di Talamone attenta ai minimi dettagli, sia militari che tattici, sforzandosi di collocare topograficamente ed archeologicamente l’evento bellico all’interno del territorio maremmano.
La battaglia, giustamente definita come un evento “dimenticato”, riacquista tutta la sua valenza storica poiché si colloca a brevissima distanza dai fatti più importanti della storia di Roma, cioè l’invasione da parte di Annibale, che avverrà appena sette anni dopo la battaglia descritta nel libro (218 a.C.); e forse proprio questa vicinanza l’ha resa, come dire, secondaria, minore.
Ma lo scontro violento con l’esercito gallico, penetrato in Etruria in forze (70.000 circa i celti che invasero quelle terre) fu tutt’altro che una battaglia di secondo piano e ci mostra come le legioni romane si ritenessero perfettamente in grado di affrontare qualsiasi pericolo con la forza ordinaria di quattro legioni consolari (circa 40.000 uomini).
La vittoria su una massa così forte di Galli probabilmente avrà rassicurato i vertici militari, facendo sottovalutare l’imminente scontro con le forze di Annibale, che erano circa la metà dell’esercito gallico. La grande prova di forza delle legioni romane che accerchiarono nei pressi di Talamone la massa di invasori celtici, ci fa risaltare ancora di più la grande impresa del generale punico, che in pochi anni riuscì ad annichilire un apparato militare così potente ed organizzato come quella romano.
Ed il libro di Della Monaca, che descrive con grande perizia e competenza tutta la struttura militare romana, è un ottimo strumento per addentrarsi nello studio dei fatti storici di quel tardo III secolo a.C., che impegnarono Roma in quella che molti storici hanno definito “la prima guerra mondiale dell’antichità”.
Alessandro Cosi
IF… numero 3 – estate 2013