Durante il mio periodo di studi universitari mi accostai con prudenza ad una disciplina storica tanto interessante che prevedeva la lettura di testi di storia appunto di paesi esotici e lontani dai nomi difficili ma affascinanti. Mano a mano che andavo avanti nella disciplina mi accorsi che era interessante anche la storia contemporanea di questi paesi, in Asia Centrale e che tanti di noi conoscono, magari viaggiando o semplicemente sfogliando un atlante. Ebbene questi paesi erano importanti perché erano stati tra i protagonisti della storia anche europea e a partire dalla data fatidica del 1991 erano diventati indipendenti dalla ex Unione Sovietiva. E noi? Come ci dovevamo comportare? Abbiamo iniziato a livello internazionale una serie di studi proseguendo su una scia che definiva queste terre hearthland. Poi di nuovo, per me studente di Scienze Politiche, il tema della economia. Come aiutare questi Paesi e le loro popolazioni? Cosa occorreva fare? Ed ecco che mi imbattei in un programma importante, Tacis. Ed ora che sono di nuovo interessato a questi temi vi voglio proporre amici lettori una sintesi di un anno importante, il 1997. Cooperazione, Europa e paesi dell’ex Unione Sovietica. Un terreno fertile e utile per capire. Il programma Tacis ha fatto importanti passi in avanti nel 1997 in un periodo ricco di cambiamenti nelle relazioni fra Unione europea e Nuovi Stati indipendenti. Un evento significativo del 1997 è stato l’entrata in vigore in dicembre dell’Accordo di Partenariato e Cooperazione (APC) con la Russia. Alla fine del 1997 gli APC in corso di ratifica con i NSI erano 10 in tutto. Si prevede che gli APC con l’Ucraina e la Moldavia entrino in vigore entro il 1998, seguiti presto dagli altri. L’APC impegna entrambe le parti ad un nuovo livello di dialogo politico, diretto a promuovere riforme democratiche ed economiche e a promuovere la cooperazione in numerosi settori. L’accordo costituisce per le nostre relazioni una nuova fase ricca di prospettive su cui Tacis potrà svolgere più che mai il suo ruolo di leva per una transizione di successo. Importanti progressi sono stati registrati nei NSI nel corso del 1997. Le economie nazionali hanno dato segni di sviluppo. Ai cambiamenti nelle strutture economiche dei paesi partner si è affiancata in vari casi la prontezza a muoversi verso strutture economiche internazionali, in particolare con l’adesione all’OMC. Con l’aiuto di Tacis sono stati avviati in vari NSI i lavori di preparazione per l’adesione alla suddetta organizzazione. È stata registrata una crescita nello sviluppo dell’imprenditorialità e delle piccole e medie imprese, nella consapevolezza sulle tematiche ambientali e nello sviluppo delle risorse umane. L’attenzione è stata rivolta in misura crescente ai vantaggi della cooperazione regionale quale mezzo per raggiungere la stabilità politica ed economica. A tal fine, i programmi più rappresentativi dl Tacis, Traceca ed Inogate sono considerati degli strumenti importanti. In quanto alle prestazioni, il 1997 è stato un anno record per Tacis: sono stati appaltati 691 milioni di ECU, la cifra più alta dall’inizio del Programma. L’importo dei fondi non appaltati si è inoltre notevolmente ridotto, da 752 milioni a 543 milioni di ECU. Tali cifre sono il risultato di alcune modifiche nella gestione del Programma stesso ma sono certamente anche dovute all’impegno di tutte le persone coinvolte nella sua implementazione.
Corrado Caruso