Per festeggiare il cinquantesimo anno di attività della propria agenzia di viaggi Passepartout sita in Orbetello, il signor Paolo Murzi, cittadino di Porto Santo Stefano, ha voluto curare, affidandosi al prof. Gualtiero Della Monaca per il lavoro di editing, uno di quei libri così eleganti e preziosi da potersi definire libri da salotto.
Più che in uno scaffale di libreria questi libri figurano bene, per il loro peso e le loro dimensioni, sopra i bassi tavoli accanto a divani e poltrone. Il volume, che si intitola “Absolute Maremma” è edito da Effigi e si impone sia per l’eleganza letteraria delle pagine descrittive, sia per la poesia degli impareggiabili scatti fotografici di Andrea De Maria. Ogni pagina ha la corrispondente traduzione in inglese, a significare l’interesse internazionale ormai raggiunto dal lembo più estremo verso sud della Toscana.
Paolo Murzi, discendente di una storica famiglia arrivata all’Argentario dall’isola d’Elba nella seconda metà dell’Ottocento, fin da bambino si è nutrito di bellezza, essendo cresciuto in una grande casa costruita in una delle zone più esclusive e suggestive dell’Argentario. E di bellezza si è sempre circondato, non solo per aver diviso le sue giornate tra Orbetello e Porto Santo Stefano, ma anche grazie alla sua passione per le auto sportive e di designer che lo portavano ovunque la bellezza lo chiamasse.
Sul suo sito internet il cui link è lo stesso del titolo del libro, Absolute Maremma, si comprende come sia stato catturato dal fascino che emana un territorio in continuo divenire eppure capace di conservare un appeal costante nel tempo. In passato la Maremma attraeva per la natura selvaggia e per i misteri del suo sottosuolo dove si trovavano numerose testimonianze della cultura etrusca. Poeti, pittori ed etruscologi di ogni Paese amavano visitare la Maremma, specie i nostri poveri borghi medioevali.
Oggi la Maremma toscana è meno selvaggia perché l’opera tenace delle bonifiche e il lavoro di contadini perspicaci e infaticabili hanno mutato il suo antico aspetto e gliene hanno dato uno con una attrattiva diversa in cui però è sempre riconoscibile l’imprinting maremmano. Oggi la Maremma “va”, è richiesta non solo per trascorrere vacanze, ma anche per acquistarvi un buon ritiro in un casolare con terreno intorno che garantisca il distacco dalla frenetica e caotica città. Tanti tedeschi alcuni decenni fa hanno cominciato a calare sulle nostre pianure e colline, poi sono arrivati gli olandesi, gli svedesi ed ora anche alcuni americani e perfino qualche ricchissimo russo.
Se questo sarà un bene o un male per il futuro della Maremma dipende dalla nostra intelligenza di padroni di casa. Intanto è un piacere sfogliare le pagine di questo libro dove Paolo Murzi ci regala il suo sguardo di innamorato della Maremma che, come appare nel già citato suo sito, è concentrato su dodici luoghi rappresentativi in assoluto della bellezza maremmana, luoghi cioè imprescindibili. Si tratta di isole e borghi di cui sa cogliere sempre gli elementi essenziali che ne costituiscono il fascino, afferrandone ogni volta il filo rosso che li unisce paesaggisticamente e storicamente ad un “unicum” che ha nome Maremma.
Sotto i nostri occhi vengono messe dodici perle di cui si fa bella tutta la Toscana e sono: Monte Argentario, isole del Giglio e di Giannutri, Orbetello, Talamone, Magliano in Toscana, Manciano, Saturnia, Sovana, Sorano, Pitigliano, Capalbio. Di questi dodici luoghi eletti a rappresentare un tipo di bellezza dipendente non solo dal paesaggio ma anche dalla storia e dalla cultura degli uomini e delle donne che vi hanno operato, viene fatto un racconto sobrio e lirico al tempo stesso, con una rara capacità di sintesi che, in quest’epoca di chiacchieroni, sorprende piacevolmente il lettore.
Maria Teresa D’Antea