Dell’invisibile Amore e di altre Trasparenze è il racconto della immaginaria dinastia dei conti Rosello di Montesperanza, dai tempi delle crociate fino all’epoca odierna.
Il capostipite, Braccio Rosello, solitario e oscuro gaglioffo medioevale, nonché prezzolato assassino, alla soglia dei venti anni, cedendo per la prima volta all’istinto, parte per una crociata di cui non conosce né il motivo né la destinazione. È in cerca di un futuro diverso e più adatto al proprio nome, un futuro da Signore. Sempre se avrà la fortuna di tornare. Ma tornerà Braccio Rosello, senza più un braccio, ma tornerà, e con quello che più voleva, il titolo di Conte e la proprietà di Montesperanza. Presto però scoprirà che dietro quel nome così affascinante Montesperanza è una realtà dura, selvaggia, tanto che i suoi abitanti saranno costretti fin dall’inizio a lottare ogni giorno anche solo per poter sperare, o per tornare a sperare. E questo sarà sempre vero per tutti, meno ovviamente per i conti Rosello, che anche nei passaggi cruciali delle loro vite continueranno sempre ad affidarsi all’istinto, quasi a voler ricordare al mondo ciò che veramente distingue un nobile dal popolo.
L’ultimo dei Rosello, il conte Oliviero, non sarà diverso dai suoi avi.
Siamo oramai arrivati al novecento, epoca segnata da un veloce sviluppo, invenzioni e grandi cambiamenti sociali, oltre che da due grandi guerre, e Montesperanza tenta di uscire dal suo quasi millenario isolamento. Ora ha le sue terme e anche la sua miniera, che sfama e insieme uccide.
Il matrimonio del conte Oliviero con Marianna, figlia della nuova borghesia milanese, è il simbolo di questo passaggio storico. Ma il conte Oliviero non è uomo che si può rinchiudere in un matrimonio. Rebecca Cambrès all’apparenza sembra la donna perfetta per completare la sua vita, la sua insaziabile ricerca di piacere ed emozioni. Ma non sarà così. Rebecca andrà ben oltre, e prenderà decisioni forti e inaspettate che stravolgeranno la propria vita e quella del Conte. Da questo momento in poi saranno la misteriosa Sara, la razionale Clelia e la fragile Rachele che inesorabilmente si prenderanno tutta la scena, in un lungo piano sequenza che dagli stretti banchi di un particolare primo giorno di scuola le seguirà fino al termine delle loro lunghe vite. Un’amicizia forte, quasi irreale, simboleggiata e rimarcata dal filo rosso dei loro immancabili appuntamenti del sabato pomeriggio per tè e pasticcini, appuntamenti che resisteranno a qualunque evento o avversità.
Good Morning, Mr. Day! Questa è la semplice frase con cui tutte le lontane discendenti del conte Braccio Rosello saluteranno sempre l’arrivo di un nuovo giorno, il secondo filo rosso del romanzo, che questa volta non lega in orizzontale gli affetti di Sara, ma in verticale per via familiare.
Fili rossi invisibili e trasparenti come l’Amore, parola che d’altronde non appare mai nel romanzo, ma che è costantemente presente, appena celata dietro la maschera dell’agire e degli eventi.
Dell’invisibile amore e di altre trasparenze è essenzialmente un inno alla vita, un canto alla sua meravigliosa eccezionalità, una riflessione romanzata sul nostro rapporto con la morte, il tempo, il destino, la gioia e il dolore, e tutto l’Invisibile che circonda e guida la nostra esistenza. Sempre.