Raccogliamo alcuni giudizi ricevuti da Mariano Fresta sul suo recente volume “Il castagno dei cento cavalli“.
Un libro, quindi, che si legge con interesse e con piacere, pensando non solo all’autore ma anche a noi stessi, che abbiamo vissuto insieme a lui un periodo tanto intenso di storia e di società italiana. Mi è venuta voglia di andare a vedere il castagno dei 100 cavalli.
Leggere il suo libro è per me un grande piacere. Le sue riflessioni sono un invito a riflettere su noi stessi, a non aver paura delle fragilità, a fare tesoro di ogni momento. Si mostra con coraggio e semplicità. Non è un monologo e nemmeno un diario ma piuttosto un invito a ripercorrere la nostra vita, e lo fa in una prosa piacevolissima.
Caro Mariano, Il testo è bello. L’ho finito ieri sera. Ci sono dei racconti, quelli dell’infanzia soprattutto, che sento, forse per un problema generazionale, particolarmente vicini.
Un condensato di emozioni ricordi e di messaggi per i miei figli. Ho trovato il libro un piccolo capolavoro…
Non sono un critico letterario, ma non mi sembra, affatto, un testo di minimalismo alla Carver.
Nel tuo c’è una densità esplicita di umanità che agli americani manca.Piccolo (solo nel volume!), ma molto ricco. Divertente (non solo per chi conosce l’autore); semplice e vero, un po’ amaro come può essere solo chi guarda con obiettività la realtà che ci circonda, ripercorre e dipinge la storia degli ultimi 50 anni!