Città etrusca, romana e infine medievale, Roselle (GR) ha restituito, in oltre mezzo secolo di attività di ricerca archeologica, grandi quantità di materiali numismatici, a partire da monete campane ed etrusche (IV-III sec. a.C.) fino ad esemplari romani repubblicani ed imperiali e monete carolingie e medievali (queste ultime, in piccolo numero) relative al periodo in cui il centro toscano fu sede vescovile prima di cadere definitivamente in rovina.
Di queste ricche ed eterogenee testimonianze monetali Massimo De Benetti e Fiorenzo Catalli – in collaborazione con altri studiosi – a seguito di un approfondito lavoro di riscontro e di studio tracciano, innanzi tutto, una storia in relazione ai rinvenimenti e alle campagne di scavo, per fornire quindi cataloghi completi ed indici che, finalmente, mettono a disposizione di tutti studiosi del territorio e, più in generale, della circolazione monetaria una cospicua quantità di dati.
Ad essere affrontate per prime sono le monete rinvenute nelle svariate campagne di scavo che si sono protratte dal 1959 al 1991, e i cui risultati fondamentali vengono presentati da Mariagrazia Celuzza e Mario Cygielman in due capitoli che precedono un’ampia parte del volume a cura di Massimo De Benetti comprendente l’analisi approfondita dei rinvenimenti – suddivisa in periodi storici – e il catalgo di 499 esemplari complessivi. A corredo, l’autore ha compilato una serie di indici analitici che suddividono i reperti per campagna di scavo e per tipi.
La seconda parte dell’opera, invece, si apre con alcune pagine di Mariagrazia Celuzza che approfondiscono il territorio di Roselle e la sua storia, per lasciare quindi spazio, ancora una volta a Massimo De Benetti il quale si dedica in modo organico ai numerosi ritrovamenti sporadici documentati nei dintorni del sito principale della città, in altre località del circondario o presso altri insediamenti di interesse storico e archeologico. Segue, anche in questo caso, un puntuale catalogo illustrato che precede un’ampia sezione di bibliografia posta a chiusura del volume.
La pubblicazione, che si inserisce nella collana Microcosmi delle arti delle Edizioni Effigi, raggiunge così l’importante obiettivo di fornire un quadro visibile e scientificamente accurato della circolazione monetaria in una parte importante dell’antica Etruria: merito degli autori che, con un lungo e paziente impegno, hanno saputo organizzare e riordinare i dati emersi in decenni di scavi e da numerosi rinvenimenti sporadici, per comporre un “mosaico numismatico rosellano” da prendere ad esempio per la valorizzazione e la tutela del patrimonio numismatico.
Antonio Castellani – Il giornale della numismatica – Settembre 2013